L’idea di questo libro nasce dal lavoro delle due autrici che da anni lavorano in un’équipe multidisciplinare composta da insegnanti, collaboratori scolastici, educatori, psicologi, psicoterapeuti, all’interno del contesto scolastico del territorio toscano, occupandosi di formazione degli insegnanti e di laboratori educativi rivolti agli studenti.
Nel testo viene affrontata la difficoltà, sempre più diffusa a scuola, a gestire la comunicazione nel gruppo-classe e l’analisi di come questa si leghi soprattutto alla relazione e alla tematica dei sentimenti e delle emozioni interpersonali.
Viene affrontato l’argomento in un’ottica sistemico-relazionale, in cui viene proposta una modalità che non si limita soltanto a trasmettere informazioni, ma con semplicità offre a tutti coloro che hanno a che fare con il mondo della scuola un’opportunità di condivisione di esperienze che possa dare spunti di crescita ed evoluzione per tutti.
Dopo una sommaria ricognizione della teoria sistemica con alcuni cenni storici, viene dedicato uno spazio parziale al concetto di contesto e alla questione dei gruppi. Da qui la trattazione procede speditamente entrando nello specifico dei contesti non terapeutici a scuola.
Inizialmente viene esposta un’esperienza conoscitiva e di elaborazione critica con gli studenti, compreso il loro incontro con la sessualità, e successivamente un’esperienza con gli insegnanti, ai quali viene fornito lo spunto per soffermarsi sui propri vissuti nella didattica, in rapporto al sistema studentesco e all’istituzione. Vengono descritti, infine, attraverso due indagini sul campo, degli strumenti operativi che possono essere adottati nei contesti scolastici per un arricchimento delle dotazioni e delle risorse didattiche degli insegnanti e un migliore percorso evolutivo e trasformativo degli studenti.
L’utilità principale di questa esperienza e la sua ricaduta operativa è quella di favorire l’instaurarsi di un dialogo interdisciplinare tra i diversi attori del mondo della scuola e di rispondere pragmaticamente alle loro domande.
La lettura di questo testo indica come sia possibile un lavoro “terapeutico”, cioè finalizzato al cambiamento di una determinata situazione, anche se svolto in contesti “non terapeutici” come in questo caso la scuola.
Recensione a cura di Dott.ssa Alessandra Testi